Livello 1+

Perché questo nuovo corso?
Fin dalla sua nascita (fine degli anni 1980), l' approccio tissutale, processo per eccellenza altamente dinamico, si è considerevolmente arricchito dal punto di vista teorico e pratico e la sua evoluzione è sempre in corso.
Oltre alla proliferazione di dati, la nostra progressiva esperienza di praticanti e di insegnanti ci ha fatto scoprire delle difficoltà riscontrate dai partecipanti laddove noi all'inizio non ne supponevamo l'esistenza o l'importanza.
Tra questi, il passaggio dal livello 1 al livello 2 sembra più difficile di quanto pensavamo in un primo momento.
Ci sono senza dubbio numerose ragioni per questo, ma siamo stati in grado di isolarne qualcuna, veramente evidente.
- La prima è che il livello 2 si basa interamente su tutti gli elementi presentati e sperimentati durante il livello 1. Quindi per sfruttare pienamente ciò che è proposto in questo livello è essenziale una buona integrazione teorica e pratica di ciò che viene insegnato nel livello di base.
- Andiamo oltre: il livello 2 non permetterà mai di risolvere dei problemi irrisolti nel livello 1.
- Ci siamo resi conto che il contenuto informativo del livello 1 era diventato molto denso e che per la maggioranza dei partecipanti, è stato necessario ripassarlo prima di andare avanti. E' la ragione per la quale noi consigliamo di rifare almeno una volta il livello 1 prima di proseguire al secondo.
- Malgrado questo, per alcuni, il gradino sembra ben alto, soprattutto perché l'età della popolazione osteopatica è notevolmente cambiata. Con l'avvento e il successo delle formazioni a tempo pieno, arrivano dai professionisti praticanti sempre più giovani, senza grosse esperienze e ma anche senza esperienza della vita stessa.
- Gli attuali quattro giorni di corso del livello 1 rimangono validi per quanto riguardatutte le scoperte e sperimentazioni che essi permettono. Ma abbiamo visto crescere tramite i partecipanti una richiesta per proseguire ulteriormente ed approfondire certi punti. Ovviamente questo è ciò che ci ha portato allo sviluppo e all'emissione del livello 1 ampliato, che per semplificare abbiamo chiamato livello 1+.
- Dal punto di vista dei partecipanti, ma anche dalla nostra esperienza di formatori, misuriamo l'interesse di un nuovo corso, permettendo di rivisitare i concetti trattati e approfondendoli, rendendo il passaggio al livello 2 più facile e meno busco.
Contenuto del corso
Il principale obiettivo di questo corso é di integrare la teoria con la pratica
- Rivisita i concetti base del primo livello (coscienza, comunicazione, energia, etc.).
- Si stabilisce qualche fondamento del secondo livello (attualizzazione, potenziamento, le 3 materie etc.)
- Inizia e sviluppa degli aspetti nuovi della nostra pratica, come per esempio la tensegrità.
- Si concentra sullo sviluppo delle percezioni di ogniuno, sulla base di pratiche che integrano i parametri della palpazione, soggettivo (presenza, attenzione e intenzione) e obiettivi (tensione, densità e velocità).
- Saranno proposti dei Personal Training (con il pallone, ma anche fisico), con addestramento in coppia tra praticanti e a gruppi, al fine di essere più affiatati nella realizzazione del modus operandi e le tecniche.
Modus operandi e tecniche
- Questo corso comprende anche l'organizzazione del modus operandi così come certe tecniche del livello 1.
- Si presenta le tecniche in generale che, a causa della mancanza di tempo, non sono state presentate
- né sperimentate nel primo livello di base (arti superiori ed inferiori, torace, lavoro a più praticanti, auto-trattamento).
- Esso tratta le prime tappe delle tecniche del dialogo tissutale discusse più dettagliatamente nel livello 2.
Presenza e radicamento
- Focalizzeremo particolarmente il lavoro sul miglioramento della qualità della nostra presenza.
- Insisteremo sulla necessaria attuazione dell'intenzione di seduta.
- Riparleremo e sperimenteremo impostazione dell'attenzione e il processo "d'infiltrazione".
- Il nostro obiettivo è di rafforzare e arricchire i risultati del livello 1 e di preparare al meglio i concetti e le tecniche del secondo livello.
Un modo per andare oltre nell'approccio tissutale.
Programma
- Il programma che segue é usato per sostenere la struttura in questa fase di approfondimento.
- Il suo contenuto finale si adatterà alle esigenze dei partecipanti.
- L'obiettivo è di integrare la teoria con la pratica, che ha un importanza essenziale.
Primo giorno
Presentazione ed introduzione dei partecipanti.
Condivisione delle esperienze, sintesi delle domande.
Teoria
- Coscienza e comunicazione
- Dialettica dell'essere, terzi inclusi, aggiornamento e potenziamento
- Aggregati di coscienza, holos
- Le tre materie: fisica, biologica e neuro-psichica
- Tensegrità e approccio tissutale
- Energia: richiamo sulla causa di una ritenzione
- Memoria tissutale
- Promemoria del fulcro, punto fermo, rilascio di energia, arresto in costrizione," intenzione" della seduta, etc.
Pratiche
- Addestramenti per migliorare la qualità dei nostri parametri di palpazione:
- Soggettivi (presenza, attenzione, intenzione)
- Obiettivi (tensione, densità, velocità)
- Pratica del cono
- Teoria e pratica si alterneranno.
Secondo giorno
Il modus operandi
- Fase 1, + tecnica del Cranio Globale
- Addestramenti sull'infiltrazione, + tecnica della Compressione Occipitale
- Fase 2, tecniche associate (bacino globale, membrane, sacro-iliache, acromion-claveare, tecnica viscerale, ....secondo le richieste)
Seguito delle pratica
- Integrazione degli alimenti
- parametri soggettivi
- parametri oggettivi
- Presentazione dell'auto trattamento e pratica dello stesso (Compressione Occipitale)
Terzo giorno
Presentazione del dialogo tissutale con le coscienze biologiche
- Pratica
- "coscienze e memorie coinvolte"
- "dove si trova il fulcro"
- "chi non vuole farlo"
Seguito delle pratiche - Tecniche del livello 1 non dimostrate né sperimentate
- arti superiori
- arti inferiori
- costole, torace
- Auto trattamento: pratica (dialogo tissutale)
Quarto giorno
- Tecniche della fase 2 (seguito)
- Riassunto di tutte le tecniche
- Lavoro a gruppi di praticanti
- Sintesi
Niveles 1+

¿Por qué esta formación?
Desde sus comienzos (a finales de los años 1980) el abordaje tisular, proceso eminentemente dinámico, se ha enriquecido tanto a nivel teórico como práctico; y su evolución está en marcha todavía.
Amén de la multiplicación de los datos, nuestra progresión como osteópatas y como docentes nos ha hecho descubrir ciertas dificultades con las que se han encontrado los alumnos, cuya existencia no sospechábamos, ni tampoco la importancia, al principio de nuestra andadura.
El contenido informativo del nivel 1 se ha convertido en muy denso y la mayoría de los participantes no integran más que una parte del corpus presentado. Es necesario retomar un número de puntos esenciales antes de ir más lejos:
• Los puntos esenciales de la filosofía del abordaje necesitan que los repasemos y que vuelvan a ser precisados.
• Los parámetros de palpación, objetivos y subjetivos, necesitan que se practiquen de nuevo, especialmente el enraizamiento que parece más difícil de integrar.
• El modus operandi es presentado durante el nivel 1, pero sin ser experimentado. Su puesta en práctica con pacientes ha hecho resaltar imprecisiones y aflorar unas dudas.
• Parece ser que el paso del nivel 1 al nivel 2 sea más delicado a negociar que lo que pensábamos al principio. Probablemente haya varios motivos, aunque hemos podido aislar algunos realmente evidentes :
◦ El primero es que el nivel 2 se sustenta enteramente en todos los elementos presentados y experimentados durante el nivel 1. Así, para aprovechar plenamente lo que se propone en el segundo nivel es indispensable una buena integración, tanto a nivel teórico como práctico, de lo que se ha transmitido en el primero.
◦ Vayamos más lejos: el nivel 2 nunca permite resolver los problemas del nivel 1 que no han sido resueltos.
◦ Pese a ello, el escalón parece ser bastante alto para algunos, principalmente, porque la edad de los « nuevos » osteópatas ha cambiado considerablemente. Sobre todo en Francia, con el reconocimiento oficial y el éxito de las formaciones a tiempo completo, nos llegan unos profesionales cada vez más jóvenes, con poca experiencia como osteópatas, pero también con menos experiencia de vida, simplemente.
◦ Desde el punto de vista de los participantes en los cursos, pero también de nuestra experiencia como formadores, valoramos el interés de una nueva formación que permita volver a visitar las nociones que han sido abordadas y profundizarlas. Ello facilitará el paso hacia el nivel 2, y lo hará menos abrupto.
Contenido de la formación
Se proponen varios objetivos
• Recoger las expectativas de los participantes en el curso acerca de sus carencias, incomprensiones y demandas particulares, y obviamente, responder.
• Volver a establecer los fundamentos del abordaje.
• Retomar las prácticas con los globos sobre la presencia y el centraje.
• Trabajar el enraizamiento, el cual, sabemos que sigue siendo una de las mayores dificultades.
• Retomar el modus operandi y ponerlo en práctica.
• Volver a trabajar las percepciones.
• Presentar y practicar técnicas que no se han podido ver durante el nivel 1.
• Presentar y hacer experimentar el auto-tratamiento, herramienta esencial para la práctica diaria.
• Preparar el acceso al nivel 2.
Nuestro propósito es confortar y enriquecer los conocimientos adquiridos en el nivel 1, y preparar mejor a los conceptos y técnicas del nivel 2. Una manera de ir más lejos en el abordaje tisular.
Programa
El programa aquí adjunto es la trama que sirve de soporte al curso con el propósito de profundizar en el abordaje.
Su contenido final se adaptará a las demandas de los participantes.
El objetivo es integrar la teoría a través de la práctica, la cual, ocupa una parte esencial.
Primer día
• Presentación de los participantes.
• Puesta en común de las experiencias, síntesis de las expectativas.
• El modelo del cono
• Experiencia del globo – la consciencia – la comunicación
• Establecimiento de la presencia y del centraje con el globo.
• Compartir observaciones y comentarios.
• Respuestas a las preguntas.
Pausa
• Parámetros subjetivos – establecimiento con el globo.
Comida
• Parámetros objetivos
• Presentación cráneo global y pelvis global – puesta en práctica.
• Compartir observaciones – respuestas a las preguntas.
Pausa
• El cuerpo y la energía – el caso osteopático – tensegridad – actitud con respecto a una retención – concepto de fulcro – importancia del enraizamiento.
• El modus operandi – presentación – Intención de sesión – juegos de intenciones – still-point y paradas forzadas – verbalización de la intención (me dirijo a todas las consciencias implicadas...) – anamnesis dinámica.
• La fase 1 del modus operandi
• La compresión occipital (recordatorio teórico y realización).
• Compresión local y con atención proyectada (trabajo sobre las percepciones).
• Compartir observaciones – respuestas a las preguntas.
Segundo día
• Presencia con el globo (apertura del espacio de atención al grupo) – Compartir observaciones.
• La fase 1 del modus operandi (continuación).
• Técnica hepática – puesta en práctica por equipos de cuatro (1 paciente, 3 osteópatas).
Pausa
• La fase 2 del modus operandi: re-armonizar con cráneo – pelvis – cráneo.
• El trabajo entre varios – presentación – puesta en práctica a través de cráneo – pelvis – cráneo.
• La fase 3 del modus operandi: buscar – encontrar – relajar.
• Establecimiento del modus operandi con el trabajo entre varios osteópatas: buscar una retención (mediante todas las percepciones), liberarla, re-armonizar.
Comida
• Técnicas que no se vieron durante el nivel 1
• El diábolo (recordatorio del diábolo blando) – diábolo duro
• Técnica eje osteo-articular craneal.
• Compartir observaciones – respuestas a las preguntas.
Pausa
• Presentación de las técnicas sobre el miembro superior
• Puesta en práctica.
• Compartir observaciones – respuestas a las preguntas.
• Presentación de las técnicas sobre el miembro inferior
• Puesta en práctica.
• Compartir observaciones – respuestas a las preguntas.
Tercer día
• Presencia con el globo – Compartir observaciones.
• Presentación de una sesión de abordaje tisular
• Establecimiento de una sesión tipo en la consulta con anamnesis, intención de sesión, despliegue del modus operandi, juegos de intenciones y, eventualmente, anamnesis dinámica – proponer apertura del espacio de atención al grupo (integrar la energía del grupo en la sesión) – extrapolar que siempre es posible relacionarse con el grupo, incluso una vez se haya terminado el curso y estando cada uno en su casa.
Pausa
• Respuestas a las preguntas no incluidas en el programa de la formación.
• Presentación del auto-tratamiento y su importancia.
• Puesta en práctica con el globo.
Comida
• Re-armonización de los sistemas.
• Montaje diapositivas final
• Final del curso